Un cuoio capelluto secco non significa necessariamente che hai la forfora, scopri come combattere la secchezza e cosa fare se si tratta di forfora.
Un cuoio capelluto secco può avere molte cause scatenanti. Mentre la forfora è quella più ovvia, ce ne sono tante altre.
Una delle cause più diffuse è la disidratazione. È risaputo che bisognerebbe bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno, ma pochissime persone seguono questo consiglio.
Quindi bere acqua aiuta il cuoio capelluto? E cosa fare se il cuoio capelluto continua a prudere?
IL CUOIO CAPELLUTO HA BISOGNO DI ACQUA
L’acqua, come sappiamo, è fondamentale per la salute. Meno noti invece sono i suoi effetti sul cuoio capelluto.
La pelle, cuoio capelluto compreso, rappresenta una barriera nei confronti dell’ambiente circostante, mantiene le sostanze benefiche all’interno (acqua e nutrienti) e le sostanze nocive all’esterno (germi, inquinamento e agenti irritanti).
Come tutte le cellule del corpo, ha bisogno di acqua per essere sana. Se l’acqua non è sufficiente, la pelle comincia a seccarsi e a produrre le squame. Il cuoio capelluto viene danneggiato, diventa vulnerabile e perde il suo effetto protettivo.
In caso di predisposizione alla forfora, un cuoio capelluto danneggiato potrebbe permettere agli agenti irritanti di penetrare nella pelle facilitando la comparsa della forfora o perfino aggravandola.
Bere per eliminare le squame
Per risolvere il problema del cuoio capelluto secco e desquamato, è necessario bere una quantità sufficiente di acqua. Otto bicchieri d’acqua al giorno sono la quantità consigliata, se si raggiunge questo obiettivo tutti i giorni per un periodo prolungato, si potrebbero notare dei miglioramenti del tuo cuoio capelluto e ritrovare capelli più sani.
Ovviamente in caso di forfora, oltre ad aumentare l’idratazione bevendo più acqua, sarà necessario utilizzare anche uno shampoo in grado di combattere il problema alla radice.
Un valido shampoo idratante può aiutare a idratare cuoio capelluto e capelli e, allo stesso tempo, prendersi cura della forfora.